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Gruppo Teatrale I terracinesi de’ “La Babbëlogna”
Il nome del gruppo deriva dalla prima commedia che abbiamo messo in scena come gruppo teatrale: “Mamma che babbëlogna”.
Operiamo come gruppo da ormai quattro anni e siamo nati per caso, grazie ad una parrucca, si, la parrucca che misi in testa quando mi chiamarono a Lazio TV per intervenire in un programma in dialetto terracinese “Do’ chiacchiere” condotto da Paolo D’Amico, da tutti conosciuto come Paolo La Fiora.
Inizialmente dovevo leggere qualche poesia o qualche detto in dialetto terracinese, poi, cercando di impostare il lavoro per le puntate successive, io feci riferimento a qualcosa che scrissi tanti anni fa con l’aiuto del compianto Ginesio Cittarelli. Decidemmo di fare una lettura drammatizzata della commedia, passando da un personaggio all’altro, mettendo una parrucca (bionda con i boccoli adatta al personaggio di Giulietta), poi un cappello e quant’altro ci permettesse di caratterizzare i personaggi. Fu un successo. Telefonate in studio, persone che ci fermavano per strada chiedendo di continuare e di fare repliche del programma…
Alla fine, io, Paolo e Rita Alla, pensando a quello che avremmo potuto fare e pensando a come dare seguito alla cosa abbiamo deciso di mettere in scena la commedia che avevamo letto ed interpretato in tv.
Così ci siamo ritrovati a mettere insieme alcune persone appassionate di teatro e disponibili a fare qualcosa in dialetto terracinese e abbiamo creato questo gruppo che inizialmente era formato da: Mimmo De Rosa, Paolo D’Amico, Rita Alla, Carletta Rossetti, Riccardo Riccardi, Anna Rita De Gregori, Massimo Scarzelletti e Antonello Garofalo. Con il tempo si sono aggiunti Francesca Russo, Icilio Avena, ultimo arrivato Kamal Ouarrad. Ottima la collaborazione tecnica di Amelia Grossi alla quale si è aggiunta Valentina Faiola e poi Anna Maietti.
Da allora (Maggio 2013) siamo andati in scena una trentina di volte in vari teatri, in varie location, anche le più disparate ed apparentemente strane come lo stabilimento balneare “Sirenella”, l’hotel “Il Guscio”, il ristorante “116”, ma anche il teatro di Pontinia, a La Fiora, piazza Municipio a Terracina, la Sala Valadier, Piazza Assorati, il Parco Oasi sempre a Terracina, Borgo Hermada, Borgo Vodice…
Attualmente il gruppo è composto da una ventina di persone: Patrizia Coccia, Emanuele Mantua, Lorenzo Caporlingua, Riccardo Riccardi, Mattia Maragoni, Roberta Giorgi, Anna Rita De Gregori, Mario D’Onofrio, Massimo Scarzelletti, Sara Caprio; il supporto tecnico è a cura di Daniele Mantua, Anna Maragoni, Marzia Pacella, Anna Maietti.
Le commedie che abbiamo messo in scena in questi anni sono state: “Mamma che Babbëlogna”, “La Bëttina dëll’oijë”, “Abbascë a i bucë”, “Chi làscë la vija vecchia pë chèlla nova…”, lo spettacolo “Essë ijù taracënesë”, “Ijù rëstrëgnëmèntë”, “Ijù ciammëllònë”, e “Tàntë gira ijù cëtruèlë…” scritte, dirette e interpretate da me. Inedito è l’ultimo lavoro: “Ancorë nën lë saccë” del 2023.
Il nostro è un teatro brillante e comico, fatto di situazioni comiche e di gag costruite intorno alle espressioni più caratteristiche del dialetto terracinese, dialetto che vogliamo far conoscere anche alle nuove generazioni, insieme alla nostra cultura popolare locale.
Il nostro modo di fare teatro (che io chiamo interattivo)
prevede anche un coinvolgimento diretto del pubblico. Noi pensiamo che il pubblico è una parte attiva di ogni spettacolo e coinvolgerlo direttamente in ogni manifestazione teatrale è un elemento di grande spinta emotiva. Insieme a questo coinvolgimento, rendiamo protagonisti (se previsti) anche gli animali del copione, portando in scena animali vivi (ed imprevedibili), per sensibilizzare le persone che assistono allo spettacolo a sostenere il Parco Oasi di Terracina.
Negli anni, diverse partecipazioni hanno arricchito il nostro gruppo teatrale, tra questi alcuni ragazzi che suonano con maestria l’organetto e la fisarmonica, perciò prima, durante e dopo lo spettacolo il pubblico è accompagnato dalla musica di questo strumento che suscita allegri, malinconia e nostalgia insieme. I ragazzi sono: Gianmarco Rossi, Luigi Antonetti, David Mirabella, Giuseppe e Kevin De Carolis, Manuel Fontanella. Una citazione a parte per Kevin che era un bambino che suona l’organetto e che ha iniziato a suonare con il gruppo teatrale all’età di nove anni. Questa musica ha dato ai nostri spettacoli teatrali una vivacità ed una allegria mista a nostalgia, che aiuta a penetrare la nostra cultura terracinese.
Il COVID ci ha frenato, ma non fermato e ora siamo pronti a rimetterci in marcia.
Stiamo per buttarci nella nuova stagione teatrale, grande è seguito di pubblico e questo ci spinge a continuare la nostra avventura nata per una parrucca e… continuerà con altre parrucche.
Mimmo De Rosa